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16 Febbraio 2015
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Overland Storage SnapServer XSD 40, il NAS robusto ed essenziale per le aziende

Il modello NAS Snap Server XSD40 di Overland Storage è strutturata per piccole aziende, gruppi di lavoro, dipartimenti e uffici che richiedono un'area di storage dedicata, un ambiente sicuro per l'archiviazione, il backup e la condivisione dati.
Questo modello in versione desktop della famiglia SnapServer, che include i modelli più evoluti XSR 40 e XSR 120, in formato rackmount.
Lo chassis è molto robusto e strutturato con un cestello per quattro drive frontali da 3,5", cassetti muniti di serratura di sicurezza e un'anta frontale con chiusura magnetica. Si tratta di una soluzione realizzata con materiali solidi, paratie in metallo ad alto spessore e un'architettura interna ordinata, che ne facilita eventuali upgrade.
Il sistema è in grado di soddisfare appieno le esigenze professionali e offre numerose funzionalità tipiche dei NAS di fascia più alta. E' un modello di NAS solido e capace di sostenere carichi di lavoro impegnativi garantendo stabilità nel tempo.

La motherboard interna è ancorata alla base della struttura, è in formato mini-ITX e, diversamente da molti altri device di questo segmento di mercato, non è agganciata in modo solidale con la daughterboard che costituisce il backplane per i drive. La connessione avviene infatti attraverso convenzionali cavi Serial Ata, mentre l'alimentatore interno da 200 W si occupa di alimentare entrambi i circuiti interni.
La soluzione Overland Storage adotta una CPU Intel Atom D525 a 1,8 GHz, affiancata da 2 GByte di memoria DDR ECC, facilmente espandibile a 4 GByte, grazie alla disponibilità di uno slot SoDimm libero.
La piattaforma hardware, pur se sufficientemente veloce ci è sembrata leggermente datata, considerando che chipset e CPU sono stati presentati nel 2010 e che il controller integrato può operare solamente sfruttando il protocollo Serial Ata 2 a 3 MBps e non il più recente Serial Ata 3 a 6 Gbps.
Gli adattatori di rete Gbit sono due e possono essere configurati in modalità stand-alone, failover e load balancing. Questo modello dispone di due porte USB 3.0 e altrettante USB 2.0, studiate per backup locali su drive esterni e per espandere rapidamente la capacità del NAS. Queste porte supportano infatti unità RDX QuikStor e tape devices, ma anche stampanti locali e UPS.

Lo SnapServer XSD 40 nasce per espandere o consolidare le aree di storage all'interno delle PMI. Proprio per questo può ospitare drive sino a 6 TByte, per una capacità lineare massima di 24 TByte, e può facilmente essere controllato attraverso i più comuni protocolli di rete, anche in ambienti misti. Il sistema supporta la replica tramite Snap EDR, include un client Torrent e può essere aggregato a domini Microsoft Active Directory. L'XSD 40 è certificato VMware e Microsoft Hyper-V, dettaglio che, analogamente al pieno supporto iSCSI, permette di creare ambienti virtuali e aree di lavoro remote per facilitare l'espansione della rete aziendale.
Per facilitare l'integrazione in ambienti di lavoro, Overland Storage propone una macchina capace di operare secondo differenti livelli di protezione, con array RAID, anche multipli, in modalità 0, 1, 5, 6 e 10.
In quest'ottica sono disponibili a listino server NAS con capacità che vanno da 2 TByte, sino a 16 TByte, integrando unità di classe enterprise in differenti configurazioni.

L'unità Overland Storage SnapServer XSD 40 che abbiamo ricevuto si basa sul sistema operativo proprietario GuardianOS 7.6.028 (BIOS 0.02) e permette un accesso a livello di file e di blocco, particolare che rende il NAS immediatamente accessibile tramite sistemi operativi Windows, Linux, Unix e Mac.
Tra le peculiarità di questo ambiente, la disponibilità della gestione automatizzata dei drive integrati. Tramite DynamicRAID, la piattaforma si occupa di monitorare, gestire e configurare al meglio, in base alla capacità, l'array di dischi selezionati. È così possibile aggregare unità con differenti capacità per far crescere gli storage pools disponibili. È inoltre garantita la protezione con parità singola o doppia e una ottimizzazione degli array man mano che si aggiungono hard disk alla configurazione.

Adottando la funzionalità di Dynamic Volume Management, il sistema è in grado di gestire autonomamente le principali attività di provisioning, garantendo la massima ottimizzazione delle risorse e limitando lo spazio occupato al reale footprint necessario per i dati. Assegnando specifiche quote, gli amministratori di sistema possono, inoltre, aumentare o ridurre la dimensione dei singoli volumi, per un maggiore controllo.

Aggregando unità Tandberg RDX QuikStor è possibile abilitare la copia rapida disco-disco direttamente su supporti rimovibili. Il sistema si basa su unità SSD o meccaniche con capacità sino a 2 TByte, dispositivi preassemblati all'interno di una cartuccia facilmente rimovibile e in grado raggiungere velocità di 260 MB/s tramite USB 3.0.
Per una maggiore sicurezza a livello di macchina, lo SnapServer XSD 40 mette a disposizione la possibilità di eseguire snapshot periodici in grado di preservare e aggiornare una copia del file system. Si tratta di un aspetto importante in ambito professionale, un particolare che consente di ripristinare rapidamente l'intera configurazione anche in caso di danni gravi.

Per gli ambienti più estesi, dove è richiesta la replica di grandi moli di dati, è disponibile il pacchetto SnapEDR (Enterprise Data Replicator).
La replica automatizzata consente di irrobustire la rete in caso di incidenti o disservizi gravi, distribuendo i dati e i file più critici su altre unità SnapServer, oppure su server basati su Linux, Unix, Windows o MacOS. La macchina offre il supporto per la replica a livello di byte, con gestione della banda, compressione ed encryption del flusso dati. Un singolo server XSD 40 può, ad esempio, essere efficientemente impiegato per la replica remota di più server e stazioni attraverso una infrastruttura aziendale di tipo distribuito.

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